Poeta ungherese. Fu vescovo degli unitariani della Transilvania. Nel 1839
pubblicò il primo volume del suo almanacco letterario "Speranza"
presentandosi come felice imitatore della canzone popolare. Fu appassionato
indagatore del patrimonio poetico della sua stirpe, da lui raccolto nel volume
Rose selvagge (1863). Con la sua scoperta,
K. si meritò
dalla critica contemporanea il titolo di
Percy ungherese (Nagyajta 1811 -
Kolozsvár 1875).